Come farfalle…quando la vita diventa un volo

Una donna, a un certo punto della sua esistenza, inizia a tralasciare tutte le sue abitudini, il lavoro, gli affetti, le giornaliere faccende per occuparsi solo di farfalle. Non riesce a fare altro. Le farfalle non sono impegnative, non richiedono pensiero…le segui e basta. Qui inizia la sua nuova vita fatta di assenze e di “apparenti vuoti”. Il marito e la figlia inizialmente non capiscono e non accettano quel suo “stare” così diverso sebbene i medici abbiano spiegato loro che si tratta di una malattia. Decidono così, di non seguire esempi e consigli, ma di fare a modo loro applicando regole rigide e rimproveri. Il risultato è un grande insuccesso. La figlia decide di affrontare quella strada così difficile che la porterà a creare, dopo anni di incomprensioni, un vero rapporto di intesa con la madre ammalata. Fra errori e tentativi, scatti di rabbia e sconforti, arriva a scoprire un mondo di sensazioni create non dalle parole bensì da sguardi, giochi, affinità, azioni quasi assurde, ritorni all’infanzia, merende consumate alla luce del sole, con le dita nei vasetti di marmellata. Quella è la strada…scopre l’amicizia in colei che da madre, un tempo le dettava solo regole. Ore, giornate intere a guardare le farfalle sulla riva di un fiume che altro non è che un catino colmo d’acqua. Aspettare la luna e veder sorgere il sole. Saltare le regole della vita per vivere fino all’ultimo e intensamente quel rapporto che è fonte di grande gioia e pienezza. Il tempo degli altri non esiste più. Esiste solo il loro tempo. I ruoli si invertono; la mamma diventa la bambina e la bambina, a volte diventa la mamma e altre volte ancora l’amica, la sorella…a secondo del ruolo che serve. Non c’è una fine alla storia. Di proposito non esiste la fine perché in realtà ci sono le trasformazioni. Ogni spettatore avrà il piacere di crearsi la fine che desidera. Non esiste fine all’amore.

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Attori: Miriana Ronchetti, Manuela Luvrano
Voci registrate: Alessandro Quasimodo – Anna Scialoja 
Idea Scenografica: Miriana Ronchetti – Allestimento, Pietro Introzzi 
Audio e luci: Marco Duvia
Collabora alla regia Laura Catelli 
Grafica: Laura Catelli
Musiche dal repertorio di musica classica e moderna scelte da Miry
Testo e regia: Miriana Ronchetti

Recensione: https://traccesent.com/2017/03/12/come-farfalle-quando-la-vita-diventa-un-volo-storia-teatrale-di-e-con-miriana-ronchetti-attori-miriana-ronchetti-anna-lucati-recensione-quando-lalzheimer-diventa-teatro/ a cura della psicologa Luciana Quaia

Luciana Bianchi, poetessa
-Sensibile, accorata, intensa e sapiente interpretazione di Miriana Ronchetti ed Anna Lucati di “Orizzonti Inclinati”, al Teatro San Teodoro di Cantu’, nella rappresentazione del quotidiano rapporto fra una figlia e la propria madre, affetta da Alzheimer. “COME FARFALLE – Quando la vita diventa un volo”.Ed e’ volato veramente alto lo spettacolo: si e’ librato con la levita’ colorata di una farfalla, nonostante l’intensita’ del tema trattato. Giocando sulle note del sentimento e del cuore, senza mai scadere nel pietismo, con leggerezza d’ali di farfalla. In ricordo di Vincenzina, l’amata mamma dell’Autrice. Sai sempre toccare profondamente i cuori, Miriana. Un ricordo toccante, intenso, partecipato, sentito; davvero, davvero coinvolgente. Copione e regia, entrambi di Miriana Ronchetti 

Ilaria Leone, naturopata – filosofa- web master- istruttrice arti marziali- pianista (figlia di Miriana)
-Mamma…che spettacolo meraviglioso … solo tu potevi riuscire a mettere in scena un argomento così terribile con così tanta naturalezza e verità. E’ tutto quello che ti sei ritrovata ad affrontare tu e in ogni singola scena e battuta io ho rivisto …tutto. Indimenticabile, un esempio. Sei grande Mamma; anche nel dolore di quello che hai affrontato sei riuscita a crearne emozione e Arte. Un brivido davvero bello stasera. Sei davvero unica.

Alessandro Quasimodo, attore regista (figlio del poeta Nobel)
Che dire? Miriana, figlia della passione. Uno spettacolo che fa riflettere ma anche divertente, bello, emozionante…insomma assolutamente da proporre. Sono fiero di esserti sempre vicino e di volerti bene infinitamente. 

Arlette Duchamp da “Bioggio, Svizzera 27 Aprile 2017”
Carissima Miriana, di nuovo, con il tuo spettacolo “come Farfalle”, hai centrato il bersaglio. In punta di piedi, su “ali di Farfalle”, hai mosso il macigno della malattia che fa paura a tutti. Con tenera e giocosa leggerezza, nel deserto arido della non-memoria, è fiorito l’albero della vita animato dal linguaggio del cuore. Mutare la profonda sofferenza e la paura della malattia in relazione di vita creativa è un capolavoro assoluto di umanità. Il messaggio passa, tocca, commuove e lascia il segno. Grazie Miriana, grazie Anna meravigliosa sposa che tutte le mamme vorrebbero addobbare, grazie agli operatori, collaboratori e aiuti tutti. Toccata e riconoscente. Arlette.